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CENNI STORICI La chiesa di Santa Margherita in Venezia fu edificata nel 1647 da Giambattista Lambranzi su altra più antica (della metà del IX sec.) alla quale risale la statua di Santa Margherita inclusa nella facciata prospiciente il campo. La chiesa fu sconsacrata nel 1810 ed assegnata alla Manifattura Tabacchi; venne poi utilizzata come deposito di marmi provenienti da altre chiese soppresse. Nel 1882 venne adibita per breve tempo a luogo di culto di una comunità evangelica, diventando poi studio dello scultore Luigi Borro. All'inizio del Novecento fu trasformata in sala cinematografica. Il presbiterio fu trasformato in palcoscenico ridimensionando la sua altezza ed eliminandone la volta; l'aula fu ridotta di un quinto in lunghezza; le gallerie furono ottenuti suddividendo con balconate le sei cappelle laterali. Degli affreschi originali, oltre ad alcuni lacerti, rimane il grande affresco del soffitto dell'aula, attribuito ad Antonio Zanchi (1631-1722) rappresentante il martirio di Santa Margherita di Antiochia.
L'edificio, vincolato dalla Soprintendenza ai Monumenti, è stato acquistato da Ca' Foscari in data 23 gennaio 1987. L'ateneo ne ha disposto un adeguamento a finalità didattiche e di rappresentanza, provvedendo alla messa a norma del sistema antincendio, alla risistemazione del sistema d'ingresso e delle uscite di sicurezza, al restauro dell'affresco dello Zanchi e degli elementi decorativi della sala (stucchi, ecc.), al nuovo arredo con adeguate poltroncine in materiali ignifughi, alla riorganizzazione degli spazi della zona absidale, del loggione, dei servizi igienici e degli spazi tecnici (vedi progetto dell'aprile 1988).
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