La ristrutturazione dell'ex Tribunale, prima complesso conventuale dei teatini, ha visto la nascita del complesso Altinate/San Gaetano, un centro civico d'arte e cultura adibito ad esposizioni, spettacoli e mostre, oltre ad ospitare una ricca biblioteca e il Progetto Giovani.
Questa nuova realtà cittadina, con una spiccata vocazione verso i giovani, si accredita come sede di attività poliedriche, rivolte all'arte contemporanea, alla fotografia e al cinema. Un luogo "tutto da vivere", con i suoi 12.000 mq nei quale socializzare, studiare, assistere a concerti, spettacoli, performance, pranzare o bere un caffè e leggere un libro o consultandolo dalla moderna biblioteca o acquistandolo nel book music shop.
Nel Dicembre 2011 l'auditorium è stato intitolato a Tortolina.
Cenni StoriciNel 1582 l'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi inizia i lavori alle fondamenta della chiesa di San Gaetano.
Dal 1693 al 1730 padre Raffaello Savonarola realizza una serie di opere di completamento del convento.
Il 2 febbraio 1874 il Comune di Padova acquista lo stabile adibendolo a Tribunale civile e correzionale.
Il 12 febbraio 1920 scoppia un terribile incendio che mina pesantemente la struttura. Sarà l'ingegner Tullio Paoletti che si occuperà della ricostruzione, dando vita ad un'architettura classica con un pizzico di decorativismo geometrico.
Auditorium TortolinaIl piano interrato comprende l'auditorium Tortolina, la sala regia, la sala relatori e uno spazio dove gli ospiti possono intrattenersi (il foyer) con gli annessi servizi.
L'accesso dal piano terra è garantito da una scala, da un ascensore interno e da una entrata esterna da via Lucatello con scala e piano inclinato a norma disabili.
La sala polivalente, utilizzabile per convegni, come teatro e come cinema è strutturata per una capienza di 250 posti. Rispetto alla cubatura si sarebbe potuto raddoppiarne la capienza, ma si è preferito fare una scelta rivolta alla qualità e alla suggestione spaziale, per far vivere allo spettatore una toccante emozione, grazie ad un'ottima acustica e ad un'insonorizzazione perfetta.
Lo scavo necessario per creare i locali interrati e per eseguire i rinforzi strutturali, hanno fatto emergere selciati e sedimenti tardo medioevali. Consistenti anche i ritrovamenti archeologici stratificati dall'epoca rinascimentale fino a quella romana.
I numerosi reperti rinvenuti, vasellame medioevale, fregi marmorei con iscrizioni e numerose anfore, sono stati trasferiti al
museo di piazza Eremitani.