|
La sala viene inaugurata nel 2001 col Museo Civico Archeologico dei Grandi Fiumi. La sala sorge in un antico monastero degli Olivetani.
Il complesso architettonico costituito dalla Chiesa e dall’ex Monastero
Olivetano di San Bartolomeo ha origine nel XIII secolo, ma è nei secoli XVI e
XVII che raggiunge il periodo di massima floridezza con l’estensione di corpi di
fabbrica articolati attorno a due chiostri e a due cortili. A seguito della
soppressione napoleonica degli Ordini monastici, gli Olivetani vennero
allontanati (1810) e il monastero, passato al Comune di Rovigo (1844), fu
destinato ad ospitare opere assistenziali fino al 1978. Con il trasferimento
della casa di riposo in una moderna costruzione, l’antica sede monastica fu
destinata a museo e centro di ricerca rivolto all’approfondimento delle
conoscenze sul Polesine nel passato. Dopo il radicale restauro dell’intero
complesso architettonico, nel 2001 è stato aperto al pubblico il nuovo e moderno
Museo dei Grandi Fiumi.
|